Clepsydra Lyrics
Band | |
---|---|
Album | Sûtrâtmâ(2016) |
Type | Album (Studio full-length) |
Genres | Ambient, Black Metal |
Labels | Cvlminis |
Album rating : –
Votes : 0
Votes : 0
2. Clepsydra (12:05)
Di Crono la clessidra che fuggevole evade
dell'alfa e dell'omega il punto in cui restare
e le mutevoli volte di chiarori sparire,
al tetro sussurro del buio precipitare.
Ma la speme non giace laddove la tempesta
si fa più forte di una lucerna ancora accesa
quando dal basso dell'abisso al calare vorticoso
inverte la sua rotta verso un ampio spazio chiuso.
L'infinita materia d'interrogare ora i segni
di un tempo che erra lungo le vie della Terra
non sono che volte a distrugger del computo
l'intensa cognizione dell'interiore assoluto.
Il tempo, lo sai, è mutevole e fugace,
la sua entità è ancora triste e vana
quando dal silenzio una candela resta accesa
a contemplare del Sole l'ora dell'ascesa.
Comprenderai allora che la vita è questa:
come l'aurora che rischiara e poi albeggia,
e infine ritorna l'oscura luce mesta,
come eterna rota senza posa.
Ed ecco la formula dell'esistenza resa:
candela spenta, questa è la sua intesa.
Fiamma che non avvampa nella notte,
che non incide ma trabocca nel nulla e poi si arresta.
L'infinita materia d'interrogare ora i segni
di un tempo che erra lungo le vie della Terra
non sono che volte a distrugger del computo
l'intensa cognizione dell'interiore assoluto.
L'inesistenza che si fa viva, come trama d'incanto,
la finzione che avvolge l'individuo in un manto.
E l'abissale caduta che si crede modo ideale
di giocare alla vita e inebriarsi del banale
fin quando le è ancora concesso di esser guida o maestra
della superficiale visione nell'artificio umano.
dell'alfa e dell'omega il punto in cui restare
e le mutevoli volte di chiarori sparire,
al tetro sussurro del buio precipitare.
Ma la speme non giace laddove la tempesta
si fa più forte di una lucerna ancora accesa
quando dal basso dell'abisso al calare vorticoso
inverte la sua rotta verso un ampio spazio chiuso.
L'infinita materia d'interrogare ora i segni
di un tempo che erra lungo le vie della Terra
non sono che volte a distrugger del computo
l'intensa cognizione dell'interiore assoluto.
Il tempo, lo sai, è mutevole e fugace,
la sua entità è ancora triste e vana
quando dal silenzio una candela resta accesa
a contemplare del Sole l'ora dell'ascesa.
Comprenderai allora che la vita è questa:
come l'aurora che rischiara e poi albeggia,
e infine ritorna l'oscura luce mesta,
come eterna rota senza posa.
Ed ecco la formula dell'esistenza resa:
candela spenta, questa è la sua intesa.
Fiamma che non avvampa nella notte,
che non incide ma trabocca nel nulla e poi si arresta.
L'infinita materia d'interrogare ora i segni
di un tempo che erra lungo le vie della Terra
non sono che volte a distrugger del computo
l'intensa cognizione dell'interiore assoluto.
L'inesistenza che si fa viva, come trama d'incanto,
la finzione che avvolge l'individuo in un manto.
E l'abissale caduta che si crede modo ideale
di giocare alla vita e inebriarsi del banale
fin quando le è ancora concesso di esser guida o maestra
della superficiale visione nell'artificio umano.
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Sûtrâtmâ - Album Credits
Members
- Augusto "Hostis" : Vocals, Guitars, Bass, Keyboards, Drum Programming